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Incontro con Le Giovani Sentinelle del Polesine

Martedì 2 aprile 2019 si sono tenuti due appuntamenti con le giovani sentinelle del Polesine: il primo a Porto Tolle con i ragazzi del nostro Istituto, alcuni loro insegnanti e il sindaco con una rappresentanza dell'amministrazione comunale, il secondo a Taglio di Po.

Il primo a Porto Tolle dove ragazze e ragazzi dell'Istituto comprensivo, due classi della primaria di Ca’ Tiepolo, e una della media inferiore Ca’ Tiepolo con le  insegnanti Silvia Vendemmiati, Rondina Maria Chiara e Luana Milan, e quelli di una classe dell'Istituto Cristoforo Colombo con il coordinamento del prof. Boscolo  referente della Fondazione per il Basso Polesine si sono ritrovati nella sala consiliare, un tempo fortino dell'Impero austro-ungarico, accolti dal sindaco Roberto Pizzoli, e dalla consigliera Giorgia Marchesini. Poco più tardi ci ha raggiunto l'assessore Raffaele Crepaldi che ha la delega all’Urbanistica e che è poi stato interlocutore dei giovani per l’intero pomeriggio.

Prima di andare via per un impegno istituzionale il sindaco ha salutato i giovani ei giovanissimi che hanno partecipato al lavoro rapporto, ribadendo l’importanza di buoni rapporti di collaborazione con la scuola e di essere pienamente disponibile al dialogo e al confronto.

Vincenzo Boscolo, portando i saluti del dirigente, ha salutato i giovani e il gruppo di genitori che hanno partecipato all’incontro e ha ringraziato la Fondazione per questo percorso di cittadinanza che si ripropone ad ogni nuovo anno scolastico, sollecitando ragazzi e ragazze ad essere cittadini responsabili.

La Fondazione ha ricordato innanzitutto il senso del progetto delle giovani sentinelle, che è un’eredità che ci ha lasciato Antonino Caponnetto, frutto della sua scelta di essere testimone di quanto accaduto nel nostro Paese con le terribili stragi del 1992.

Per dieci anni e fino alla sua morte ha incontrato ragazzi e ragazze sollecitandoli alla cultura della legalità e alle virtù civiche e la Fondazione ha ripreso questo compito trasformandolo in un vero e proprio percorso educativo. Grazie ad esso si promuove il protagonismo giovanile e i giovani fanno esperienza di cittadinanza confrontandosi e dialogando con chi ha il governo della cosa pubblica a livello locale.

Per primi hanno preso la parola i più grandi dell’istituto Colombo. Hanno lavorato sulla memoria perché vogliono intitolare un’aula laboratorio della loro scuola ad Antonio Montinaro, uno degli agenti di scorta di Giovanni Falcone, vittima anche lui a Capaci. Per questa ragione hanno preparato un breve video che ricorda Antonio Montinaro. Questo della memoria è un altro dei territori da esplorare in profondità e da curare nell’ambito delle giovani sentinelle perché la memoria svolge un ruolo fondamentale nel definire un orizzonte condiviso di valori proprio perché abbiamo vicende condivise. E quest’anno in alcune scuole abbiamo favorito questi progetti.

Quelli della scuola media hanno invece lavorato al tema /Le barriere architettoniche una definizione/. Con un bel power point, a turno, hanno introdotto la legge 236 del1989 che disciplina la materia, hanno parlato di accessibilità, visitabilità e adattabilità, termini connessi al diritto di chi è diversamente abile ad essere uguale agli altri, giusto l’articolo  3 della Costituzione che hanno richiamato.

Ancora hanno parlato di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) e hanno concluso con l’intenzione di collaborare con gli amministratori per porre all’attenzione le situazioni che impediscono le libertà e i movimenti di chiunque abbia abilità differenti.

Ultimi a prendere la parola i piccoli delle due classi quinte della scuola primaria che con il titolo /Alberi sul mare/ hanno affrontato la questione della legalità e della disobbedienza. Disobbedienti per il bene comune è uno dei passaggi chiave del loro lavoro con cui hanno voluto richiamare l’attenzione su un aspetto molto particolare: vi sono coloro che denunciano irregolarità, abusi, illegalità correndo dei gravi rischi. Nel nostro Paese per molto tempo è mancata una legge che tutelasse chi denunciava, solo dal 2017 abbiamo una legge – la 179 del 30 novembre - sul /whistleblowing/, termine che non ha un corrispondente nella nostra lingua ma che indica chi denuncia illeciti e corruzione nella pubblica amministrazione e per questo ha bisogno di particolare protezione. Prendendo esempio da chi ha avuto il coraggio di dire NO in particolari situazioni di pericolo per uomini e donne, queste giovanissime sentinelle ci hanno richiamato al dovere di denunciare e di non chiudere , la bocca, gli occhi e gli orecchi, di non voltarci dall’altra parte, come ha fatto Andrea Franzoso che ha raccontato la sua vicenda nel bel libro /Il disobbediente/, che hanno letto a scuola.

La loro disamina è tanto importante perché la corruzione è la linfa delle mafie e alla fine hanno chiesto che il Comune stampasse il depliant informativo sul /whistleblowing./

Raffaele Crepaldi ha ringraziato giovani e giovanissimi dei bei lavori e la fondazione dell’opportunità offerta a studenti, studentesse, scolare e scolari.

Ha condiviso il convincimento che l'abolizione delle barriere architettoniche è un tema che ci tocca tutti e l'amministrazione ha incontrato i giovanissimi a scuola per le barriere e ha proposto un questionario per fare una foto di tutte le barriere negli edifici pubblici. Le immagini offriranno indicazioni precise sulle barriere e l'impegno dell'amministrazione, che è un segnale dell’attenzione e dell’ascolto, è di risolvere una delle barriere segnalate entro il 2019.

In modo analogo vi è disponibilità per il depliant dei più piccoli.

Anche alcuni genitori presenti hanno preso la parola tenendo vivo il dibattito e il confronto sulle proposte dei giovani e rendendo il pomeriggio interessante e ricco di stimoli.

A cura del prof. Boscolo Bariga Vincenzo

Immagini: 

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