Palestra dell’Istituto Comprensivo di Porto Tolle. Un lungo e festoso omaggio a Matteo, si è rinnovato sabato 21 dicembre 2019 l’appuntamento che l’Istituto riserva al ricordo di Matteo insieme all’associazione “Matteo nel cuore”: ogni anno l’Istituto ha scelto di ricordare Matteo Crepaldi, scomparso prematuramente all’età di 14 anni nel 2013. Bambino vivace, attivo e con una grande passione per lo sport, e così che viene presentato ai ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado dalla mamma Michela Veronese, presente all’incontro insieme ad altri genitori appartenenti all’associazione.
ll prof. Boscolo Bariga Vincenzo ha ringraziato adulti e ragazzi presenti all’incontro ed ha sottolineato l’importanza di un’occasione di riflessione sui valori guida per lo sport e per la vita di ogni giorno, ha poi passato la parola a Jerry Ercolini, docente di educazione fisica e primo contatto con Nadia Bala, atleta paraolimpica ambasciatrice del sitting volley.
La seguivo quando era alta così… e giocava nell’under 13 ha esordito Jerry Ercolini con la voce rotta dall’emozione.
Sono emozionato ad averla qui, ci siamo incontrati più volte nella vita seguendo la pallavolo a livello provinciale, ho potuto notare fin da subito la grande passione e abilità di Nadia per lo sport, con sorpresa l’ho poi ritrovata anche quando ha voluto seguire un corso per animatore che tenevo a Rovigo…, forse è meglio che sia lei a raccontarsi.
L’atleta ha presentato la propria esperienza nella pallavolo elencando brevemente le sue esperienze: i campionati, l’esperienza di capitano, allenatrice, animatrice, arbitro e poi, a 26 anni, la scoperta di una rara malattia genetica neurodegenerativa che le ha tolto nel tempo l’uso delle gambe e le ha fatto vivere un brutto periodo. Grazie al mondo dello sport è riuscita comunque a trovare stimoli e voglia di vivere per affrontare la malattia a testa alta ed è così, con forza e con fierezza che presenta il proprio allenatore ed i compagni di squadra intervenuti, sei componenti della Futurvolley Altopolesine di Trecenta, prima squadra di sitting volley in Veneto.
Per spiegare ai ragazzi la natura degli sport paraolimpici è stato proiettato un breve filmato in cui, fotogramma dopo fotogramma, si ripercorrevano azioni di gioco, scambi festosi e visione di alcuni sport e di alcuni atleti paraolimpici in azione. E’ seguita una riflessione sul significato dei termini “normodotati” e “disabili”.
Ai ragazzi delle classi seconde della Scuola Secondaria la Dirigente Monia Baravelli ha riservato un augurio speciale per il 2020: -Questo incontro ci lancia un messaggio speciale di gioia e divertimento, ma anche di impegno e di azione e Nadia Bala con i suoi compagni sono esempio di quello che possiamo augurarci per un buon 2020, grazie ai docenti Jerry Ercolini e Vincenzo Boscolo per avere proposto alla scuola l’iniziativa, grazie anche ai genitori di “Matteo nel cuore” per essere qui con noi.
Si è unito ai ringraziamenti anche il Sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, che ha partecipato attivamente all’incontro e non si è sottratto alla prova del sitting volley.
-Cosa rende speciale il sitting volley? – ha chiesto Nadia - Può essere giocato da quasi tutti, normodotati e persone con disabilità, purché si abbia il controllo del busto. Le differenze con la pallavolo sono pochissime: il campo più piccolo (6X10 m) e la rete più bassa, 1,05 m nel femminile e 1,15 m nel maschile. Il resto è pura pallavolo…e vale la pena provare almeno una volta nella vita.
I ragazzi delle classi seconde lo hanno infine provato con i migliori assistenti della Regione: la Futurvolley Altopolesine di Trecenta, arbitrati da Nadia Bala.
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